Affitto Non Pagato : Dopo quante Rate non Pagate il Proprietario può Sfrattare l’Inquilino?

Affitto non pagato : In tempi di grave crisi come questi, i Giudici dei Tribunali sono sempre più alle prese con migliaia di procedura di sfratto procedura che prima che l’immobile venga rilasciato effettivamente, richiede tempi e costi elevati.

La causa più ricorrente del procedimento di sfratto è certamente il mancato pagamento da parte del conduttore dei canoni di locazione e/o delle spese condominiali entro il termine stabilito nel contratto che deve essere scritto e regolarmente registrato presso l’Agenzia delle Entrate.

In caso di affitto non pagato,  l’inquilino che salta un solo mese di affitto rischia di subire lo sfratto?

Ebbene sì.

La recentissima sentenza del Tribunale di Torino n. 355 del 3.2.2017 ha ricordato che per essere considerati morosi è sufficiente il mancato pagamento anche di una sola rata del canone purché siano decorsi 20 giorni dal termine convenuto nel contratto, oppure il mancato pagamento delle spese condominiali per due mensilità.

In tale ipotesi il proprietario, sul quale grava l’onere di produrre semplicemente il contratto di locazione scritto e debitamente registrato presso l’Agenzia delle Entrate – ha la facoltà di richiedere, contestualmente allo sfratto, l’ingiunzione al pagamento dei canoni e degli oneri accessori fino a quel momento non ancora pagati.

L’inquilino può sempre pagare le somme dovute sino alla data dell’udienza oppure, sempre in udienza, può chiedere la concessione del cosiddetto termine di grazia (90 giorni) per adempiere pagando anche spese legali ed interessi; in caso contrario, lo sfratto diventa esecutivo e iniziano gli accessi da parte dell’Ufficiale Giudiziario per il rilascio.

Secondo la sentenza in commento e di gran parte della giurisprudenza sia di merito che di legittimità, quindi, il mancato pagamento di una sola rata dell’affitto si considera inadempimento sufficientemente grave e tale da giustificare la risoluzione del contratto per morosità e, quindi, lo sfratto.

Per i contratti di locazione ad uso abitativo, il Giudice, quindi, non ha fatto altro che applicare la Legge n.392 del 1978, ritenendo sufficientemente grave il mancato pagamento anche di una sola rata, senza avere alcun potere o senza svolgere “ulteriori accertamenti circa i presupposti dell’inadempimento”. 

Di contro, per la locazione a uso commerciale sarà il Giudice a valutare, caso per caso in rapporto al ritardo, all’importo del canone di locazione  e al numero di rate insolute,  quando l’inadempimento può essere ritenuto tanto grave da giustificare lo sfratto.